Che cos’è il neuromarketing? E cosa ha a che vedere con la farmacia? Sembra un qualcosa di fantascientifico e di lontano dagli occhi e dalle azioni dei farmacisti e invece è strettamente connesso, ma di cosa parliamo?
Il neuromarketing nasce all’interno della grande area operativa delle neuroeconomie, vale a dire quelle scienze che studiano come poter migliorare la comunicazione e governare il processo decisionale di acquisto all’interno di un punto vendita sfruttando le neuroscienze.
In poche parole il neuromarketing fonde tre discipline tra loro:
- marketing tradizionale (mercato e economia)
- neurologia (medicina )
- psicologia (comportamento e azione)
Vengono studiati i processi che sottendono alle reazioni generate nel cervello quando un soggetto è posto davanti a stimoli emozionali determinati da una marca, da un prodotto o da una pubblicità, per capire come essi poi si traducono in motivazioni all’acquisto e attivazione del processo decisionale .
Sempre più, infatti, le aziende e il marketing studiano il cliente e i suoi bisogni, le campagne di comunicazione tendono a personalizzare e a rendere immedesimabile il prodotto, tanto che questi entrano nella sfera intima e personale con un turbine di emotività che influenza i comportamenti operativi.
La farmacia non è da meno, vive ed entra a pieno nelle logiche del neuromarketing, tanto più che le diverse aziende farmaceutiche studiano i prodotti e le campagne di comunicazione al fine di raggiungere e influenzare le motivazioni d’acquisto di massa. Queste , tuttavia, se dovessero stopparsi nel punto vendita a causa di una gestione del layout non ottimale avrebbero vanificato tutto il processo a monte, nonché rappresentato una vendita mancata per il farmacista. Ecco perché lo studio del category management e del visual, oggi, più di ieri, rappresentano un fattore chiave per il successo economico della farmacia e questo non può essere demandato a terzi!
Questo spiega anche il perchè le aziende hanno interesse a governare il sell out all’interno delle farmacie e a gestire il processo di organizzazione del punto vendita per i prodotti di loro interesse, tuttavia lasciare che ciò accada riduce il valore intrinseco della Farmacia e il suo potere commerciale generale, nonchè danneggia tutti quei prodotti che la farmacia deve vendere e che non vengono interessati dal riassetto operativo della singola azienda.
Neuromarketing SI…ma governato dal FARMACISTA TITOLARE!